Pensioni aprile, il calendario dei pagamenti e le novità sul cedolino

Sabato 1° aprile è il primo giorno bancabile del mese per il pagamento dei trattamenti pensionistici, previdenziali ed assistenziali accreditati presso Poste Italiane S.p.A.

Per coloro che si recheranno direttamente presso uno dei 12.000 sportelli postali presenti sul territorio nazionale per ritirare in contanti la propria pensione dovranno rispettare il calendario, di seguito riportato e predisposto in base alle lettere iniziali dei cognomi:

 

dalla A alla B: sabato (solo mattina) 1° aprile;
dalla C alla D: lunedì 3 aprile;
dalla E alla K: martedì 4 aprile;
dalla L alla O: mercoledì 5 aprile;
dalla P alla R: giovedì 6 aprile;
dalla S alla Z: venerdì 7 aprile.

 

Consigliamo comunque di verificare la turnazione alfabetica predisposta ogni mese dal proprio Ufficio postale.

Lunedì 3 aprile è il primo giorno bancabile del mese per il pagamento dei trattamenti pensionistici, previdenziali ed assistenziali accreditati presso banche ed istituti di credito.

LE NOVITÀ SUL CEDOLINO

Trattenute fiscali: Irpef a titolo di acconto – Addizionali regionali e comunali

Per quanto riguarda le prestazioni fiscalmente imponibili, anche sul rateo di aprile vengono prelevate, oltre alle ritenute IRPEF a titolo di acconto, anche le addizionali regionali e comunali relative al 2022.
Come è noto, queste trattenute sono effettuate in 11 rate nell’anno successivo a quello cui si riferiscono.
Le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni (detassazione per residenza estera, vittime del terrorismo) non subiscono trattenute fiscali.

Conguaglio anno di imposta 2022

L’INPS, in qualità di sostituto d’imposta dei titolari dei trattamenti pensionistici, ha effettuato, entro il termine previsto del 28 febbraio, le verifiche tra l’ammontare delle ritenute operate e l’imposta effettivamente dovuta sulle somme complessivamente corrisposte nel corso dell’anno d’imposta 2022, tenendo conto delle detrazioni eventualmente spettanti.
Conseguentemente, l’Istituto previdenziale procede direttamente sui ratei di pensione alle relative operazione di conguaglio, a debito o a credito.

Per il recupero dei conguagli a debito l’INPS si attiene alla normativa vigente:

pensionati con reddito di pensione annuo di importo inferiore a 18mila euro e debito IRPEF di importo superiore a 100 euro: si procede a recuperare il debito d’imposta rateizzandolo mensilmente sulle prestazioni pensionistiche in pagamento con rate di pari importo. Il recupero può essere effettuato al massimo in 11 rate;
pensionati con reddito di pensione annuo di importo superiore a 18mila euro e con debito IRPEF inferiore a 100 euro: il debito d’imposta viene trattenuto direttamente sulle prestazioni in pagamento dallo scorso mese di marzo. Poiché non è prevista alcuna rateizzazione, il recupero di quanto dovuto avviene in unica soluzione sui ratei di pensione.

Nel caso in cui il rateo di pensione mensile non sia sufficientemente capiente per il recupero integrale del conguaglio di imposta a debito, il recupero prosegue sulle mensilità successive fino al recupero totale.
Le somme conguagliate verranno certificate nella Certificazione Unica 2023.
Nella sezione dedicata ai conguagli IRPEF del cedolino di pensione di aprile sono riportati puntualmente l’imponibile complessivo, l’imposta dovuta, quella effettivamente pagata e l’eventuale residuo debito da trattenere.


Fonte: pensionati.cisl.it