Lazio. Cisl: “Contrattazione fondamentale per la work life balance di donne e famiglie”

“Le nuove frontiere della contrattazione tra tutele e diritti per una società più giusta: facciamo il punto” è stato il tema al centro del seminario formativo organizzato dalla Cisl di Roma Capitale e Rieti che si è svolto questa mattina a Roma e ha offerto una panoramica esauriente e puntuale dello stato dell’arte della contrattazione decentrata e le prospettive che si profilano all’orizzonte.
I lavori sono stati aperti da Francesca Coscarellache ha spiegato come la contrattazione non nasca dal nulla ma derivi da interventi normativi in evoluzione, tra cui spicca la certificazione della parità di genere nei luoghi di lavoro.
“Insieme a Giulia Falcucci abbiamo voluto organizzare questo momento di formazione per comprendere meglio cosa aggiungere alla nostra cassetta degli attrezzi, strumenti utili per intervenire sulla difficile parità nell’ambito del lavoro e la conciliazione fra famiglia e lavoro – ha specificato la sindacalista -. La contrattazione oltre a normare i diritti economici e quelli professionali, dovrebbe includere anche tutti quei diritti e incentivi per sostenere le famiglie, la natalità e il lavoro femminile nell’ottica del bene comune, la conciliazione vita-lavoro e il welfare aziendale (asili nido, assistenza agli anziani etc.). Per quanto riguarda infine la recente disposizione sulla certificazione della parità di genere è una misura importante per sviluppare la Gender equality nelle aziende di qualsiasi dimensione tramite meccanismi premiali o sanzionatori e, anche su questo tema, il Sindacato potrà fare la differenza”.
Di interventi e sostegni economici per le famiglie con figli a partire dall’assegno unico e della Direttiva Work life balance e la parità nei luoghi di lavoro hanno parlato gli esperti dei rispettivi Dipartimenti Confederali della Cisl Nazionale, Lorenzo Lusignolie Silvia Stefanovichj.
Nelle conclusioni, Giulia Falcucci, Coordinatrice Donne, ha infine evidenziato come “l’occupazione femminile diventerà una possibilità realmente sostenibile in tutti i luoghi di lavoro solo se sarà accompagnata da un effettivo cambiamento sul piano culturale, in grado di riconoscere il valore genitorialità attraverso l’imprescindibile ruolo della contrattazione che, ai due livelli, dovrà garantire un’occupazione femminile di qualità, bilanciamento dei tempi di vita e di lavoro e sostegno alla genitorialità”.

 

Fonte: cisl.it