“La mafia muta le proprie sembianze e noi dobbiamo seguirle perché anche in una nuova fase rappresenta un rischio per la nostra sicurezza e il Paese. In particolare in questo momento in cui abbiamo risorse del Pnrr destinate agli enti locai non possiamo rischiare. I fondi servono per il rilancio del Paese, è prioritario che vengano usati bene e schermati dalla criminalità organizzata”. Così la Ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, partecipando alla Tavola Rotonda su Legalità e lavoro svoltasi nell’ambito della terza giornata del XIX Congresso nazionale della Cisl. “Contro la piaga del caporalato, legata a quella delle mafie, – ha aggiunto – dobbiamo spendere tutte le nostre energie, contrastando lo sfruttamento e garantendo condizioni giuste e umane ai lavoratori, nel rispetto dei principi dell’ordinamento”.

La Ministra ha quindi toccato il tema della guerra in Ucraina e delle conseguenze che il conflitto comporterà non solo per il nostro Paese: “Con il blocco del grano si rischia una gravissima crisi umanitaria che andrà a incidere sui flussi migratori e non si potrà dire che è la Lamorgese che fa arrivare i migranti in Italia. La situazione, al di là della propaganda, va affrontata in maniera seria perché la migrazione è un problema strutturale. È un problema che abbiamo affrontato da anni. Ed è importante che ci sia un ruolo dell’Europa,. Il 3 e 4 giugno faremo un incontro a Venezia con i ministri dell’Interno dei Paesi del Mediterraneo per risolvere i problemi che toccano in prima battuta certi Paesi ma che riguardano tutto il continente”.

 

Fonte: cisl.it