La relazione che lega nonni e nipoti è unica, un continuo scambio di complicità, amore incondizionato e comprensione, senso di appartenenza familiare.

L’essere nonni permette di ritrovare aspetti della genitorialità senza però quel pressante senso di responsabilità.

I nonni hanno un ruolo educativo oltre che psicologico, garantendo protezione e cura quotidiana in quei momenti in cui i genitori sono assenti per il lavoro o nei casi di lavori precari e poca liquidità che impediscono le spese di baby sitter e asilo nido. I nonni di oggi hanno un ruolo nuovo: non solo sono depositari di cultura e sapienza, che i bambini non esitano ad assorbire ma essi rappresentano anche un varco con un passato culturalmente diverso. Questa può essere un’ulteriore occasione per aprire la propria mente a situazioni, eventi, contesti e tempi diversi.     

I nonni, estranei ai ritmi frenetici e allo stress del lavoro, hanno tutto il tempo per ascoltare i nipoti ed il tempo è il dono più prezioso e i nipoti invece, imparano, in determinati contesti, ad adeguare il proprio comportamento, ad avere più pazienza e a rispettare i tempi di una persona con età diversa.

I nonni diventano anche uno spazio di libertà in cui il tempo si dilata col gioco, passeggiate, racconti e compagnia, poiché i bambini di oggi vivono una vita ricca di impegni e programmi.

I nipoti sono una carica di entusiasmo che allena la mente dei nonni portando innumerevoli benefici dal punto di vista fisico, psicologico e cognitivo, aiutandoli ad informarsi e a rimanere nel mondo contemporaneo senza la paura della solitudine.

L’interazione nonni-nipoti può essere gestita attraverso atteggiamenti e stili diversi e identificabili in vari tipi di comportamento:

  • “formale” di collaborazione con i genitori con manifestazioni d’affetto e di condiscendenza nei confronti dei nipoti;
  • “sottoscrizione” delle figure genitoriali che può essere adottata di necessità difronte alla perdita di un genitore, alla mancanza di una figura parentale adeguata e responsabile o per una sorta di sovrapposizione intrusiva al ruolo dei genitori;
  • “interscambio amichevole” che riproduce la figura di un compagno di giochi in alternativa a quella tendenzialmente autoritaria dei genitori;
  • “distaccato” per la rarità delle occasioni di incontro coi nipoti.

Al di là delle singole modalità e motivazioni di comportamenti, l’importanza della relazione nonni-nipoti deriva dalla consapevolezza che l’incontro con una pluralità di figure influenza positivamente lo sviluppo nei primi anni di vita, favorendo la socializzazione e il sentimento di sicurezza di fronte al mondo degli adulti.

 

Fonte: pensionati.cisl.it