Guida ai bonus 2023, le agevolazioni utili per i pensionati e le famiglie

Secondo i dati dell’Osservatorio Inps sulle Dichiarazioni Sostitutive Uniche e Isee, il 56% delle famiglie italiane ha un Isee inferiore a 10mila euro. Il dato si riferisce solo alle famiglie che hanno presentato una Dsu nel 2021, ma restituisce una fotografia attendibile della situazione del Paese.

Proprio per sostenere le famiglie, soprattutto considerando l’aumento dell’inflazione e il caro energia, anche per il 2023 il Governo ha introdotto o confermato molti bonus e agevolazioni che riguardano le bollette, le ristrutturazioni edilizie e tutti gli interventi di efficientamento idrico ed energetico.

Si va dai Bonus Sociali Elettrico, Gas e Idrico, dedicati alle famiglie in difficoltà, alla Carta Risparmio Spesa, dai bonus dedicati alla ristrutturazione delle abitazioni a quello per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Contributi che, soprattutto in questo momento di difficoltà socio-economica del Paese, possono essere di aiuto per le famiglie per sostenere spese importanti di rinnovamento degli edifici e degli impianti. Ma, oltre a quelli di natura edilizia, ci sono anche alcuni bonus per l’acquisto di beni, come il Bonus Mobili, o quelli dedicati alla salute, come il Bonus Psicologo.

Con questa breve guida ci riproponiamo di aiutarvi ad orientarvi tra i tanti bonus al momento disponibili attraverso informazioni utili e pratiche.

Superbonus

Fra i bonus edilizi confermati c’è il Superbonus che, per il 2023, passa dal 110% al 90%.

Per gli interventi effettuati dai condomìni e dalle persone fisiche su edifici composti al massimo da due a quattro unità immobiliari (posseduti da un unico proprietario o da più persone fisiche), il Superbonus resterà al 110% per lavori già avviati in relazione alle spese sostenute nel 2022.

Per le spese dal 2023 in poi, incentivo, invece, sarà del:

90% per le spese sostenute nel 2023
70% per le spese sostenute nel 2024
65% per le spese sostenute nel 2025

Il Superbonus resta al 110% per:

per i nuovi progetti in relazione ai quali, al 25 novembre 2022, risulta effettuata la Cila (Comunicazione di inizio lavori asseverata) e, per lavori su edifici condominiali, se l’assemblea ha deliberato e approvato l’esecuzione prima della stessa data;

per progetti con demolizione e ricostruzione degli edifici, se al 25 novembre 2022 risulta presentata l’istanza per acquisire il titolo abilitativo.
per gli interventi su edifici unifamiliari (villette) e unità immobiliari indipendenti e autonome in edifici plurifamiliari (villette a schiera e appartamenti con ingresso autonomo in una palazzina), per le spese sostenute fino al 31 marzo 2023 purché, al 30 settembre 2022, siano stati effettuati almeno il 30% dei lavori.

Per gli edifici unifamiliari e plurifamiliari, le spese sostenute nel 2023 per lavori avviati a partire dal 1° gennaio 2023 sono riammesse al Superbonus nella misura del 90% al verificarsi di tre condizioni:

contribuente proprietario dell’immobile o titolare di un diritto reale di godimento (ad esempio, l’usufrutto);
unità immobiliare oggetto di interventi adibita ad abitazione principale (prima casa);
reddito familiare non superiore a 15.000 €, nell’anno precedente quello di sostenimento della spesa, calcolato applicando un quoziente familiare nei casi di nuclei familiari con più di una persona.

Superbonus nei Comuni terremotati

Il Superbonus resta al 110% sulle spese sostenute fino al 31 dicembre 2025 per interventi effettuati nei Comuni colpiti da eventi sismici verificatisi a partire dal 1° aprile 2009.

ATTENZIONE

A partire dal 17 febbraio 2023 non è più possibile utilizzare l’opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito al posto della detrazione: a prevederlo è il decreto legge n. 11 del 16 febbraio 2023 sulla cessione dei crediti d’imposta relativi agli incentivi fiscali, approvato dal Consiglio dei ministri.

Il decreto interviene per modificare la disciplina riguardante la cessione dei crediti d’imposta relativi alle spese per gli interventi non solo per il Superbonus 110, ma anche per recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, misure antisismiche, facciate, impianti fotovoltaici, colonnine di ricarica e barriere architettoniche.

Fanno eccezione gli interventi per cui sia già stata presentata la Cila prima dell’entrata in vigore del decreto, ovvero fino al 16 febbraio 2023.

Si attendono nuovi dettagli sulla normativa che, al momento della pubblicazione della notizia, è ancora oggetto di confronto nel Governo.

Bonus Ristrutturazione

Il Bonus Ristrutturazione permette di ottenere una detrazione del 50% sulle spese sostenute per portare a termine interventi di restauro e di risanamento conservativo dell’immobile così come gli interventi di demolizione e ricostruzione e interventi strutturali, senza variazioni volumetriche dell’edificio.

Può essere richiesto:

per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024;
entro un limite massimo di 96.000 euro.

Il bonus ristrutturazione è permette di ottenere detrazione fiscale del 50% anche per l’installazione dei pannelli fotovoltaici, sempre entro 96.000 euro, di spese sostenute non oltre la fine del 2024.

Ecobonus

Confermato anche l’Ecobonus per il 2023. Si tratta di un’agevolazione fiscale dedicata alla riqualificazione energetica dell’immobile.

L’Ecobonus è specifico per lavori che portano ad un miglioramento dei consumi, e ad un risparmio energetico complessivo e prevede una agevolazione al 50% oppure al 65% in base alla tipologia di lavori svolti. Sono incluse le installazioni di schermature solari, impianti di climatizzazione invernale con biomasse combustibili, oppure l’installazione di strumenti di domotica, ovvero di controllo a distanza di diversi impianti domestici (riscaldamento, climatizzazione, produzione di acqua calda). Sono inclusi tutti i lavori annessi come l’acquisto di generatori di aria calda a condensazione e simili.

Per quanto riguarda l’Ecobonus sono state confermate le aliquote ordinarie:

50% per infissi, biomassa e schermature solari;
65% per le rimanenti tipologie di spese.

Nel caso in cui l’intervento sia effettuato su parti comuni condominiali l’importo di detrazione IRPEF varia dal 70% al 75%.

La detrazione al 65% per interventi migliorativi dell’immobile viene ripartita in 10 rate annuali di pari importo.

Bonus Mobili

Anche per il 2023 è possibile ottenere una detrazione al 50% sull’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica elevata (di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori), sempre in relazione agli interventi di ristrutturazione dell’abitazione, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo.

Con la Legge di Bilancio 2023, viene incrementato da 5mila a 8mila euro l’importo massimo di spesa su cui è possibile calcolare la detrazione Irpef. Per il 2024, il tetto resta a 5mila euro.

Il pagamento va effettuato con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

Bonus Barriere Architettoniche

Fino al 31 dicembre 2025 è possibile richiedere il Bonus Barriere Architettoniche. Si tratta di una serie di agevolazioni dedicate a coloro che effettuano interventi per superare ed eliminare le barriere architettoniche.

In particolare, per i lavori effettuati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025, su edifici già esistenti, è prevista una detrazione Irpef, da ripartire in 5 quote annuali di pari importo.

Il bonus è pari al 75% delle spese sostenute fino a un importo massimo variabile a seconda dell’edificio su cui sono eseguiti i lavori.

In particolare, la detrazione è calcolata su un importo non superiore a:

50.000 euro per gli edifici unifamiliari
40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari da 2 a 8 unità
30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari con più di 8 unità

Bonus Acqua Potabile

Per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica, è previsto un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di

filtraggio
mineralizzazione
raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.

Per i cittadini, l’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a 1.000 euro per ciascun immobile.

È possibile chiedere e ottenere questa agevolazione fino al 31 dicembre 2023.

Bonus Psicologo

La legge di Bilancio ha confermato anche il Bonus Psicologo per il 2023. I fondi stanziati per il 2023 sono di 5 milioni di euro e aumentano a 8 milioni di euro a decorrere dal 2024.

Il Bonus Psicologo 2022 è un contributo destinato a tutti coloro che si trovano in stato di stress, ansia, depressione o fragilità psicologica. È riconosciuto per un importo massimo di 50 euro per ogni seduta di psicoterapia ed è erogato fino a concorrenza della somma massima assegnata, parametrata ai valori ISEE. La Legge di bilancio 2023 ha innalzato l’importo massimo da 600 a 1.500 euro a persona.

La soglia Isee per beneficiarne è confermata a 50.000 euro, e sarà l’Inps a redigere la graduatoria dei beneficiari.

Per tutti i dettagli su modalità e tempistiche per la domanda, si attende il decreto attuativo.

Esenzione ticket sanitario

In Italia è previsto il pagamento di un ticket per le visite specialistiche e gli esami diagnostici, l’assistenza al pronto soccorso (in caso di codice bianco) e le cure termali.

Per alcune categorie, però, sono previste delle esenzioni. In particolare, per età e reddito, sono esentati sono:

i cittadini che con più di 65 anni, nel caso in cui facciano parte di un nucleo familiare con un reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro annui;
i disoccupatie familiari a carico, appartenenti a un nucleo familiare con reddito inferiore a 8.263,31 euro, che arriva fino a 11.362,05 euro quando uno dei coniugi è a carico (a questo conteggio si devono aggiungere 516,46 per ogni figlio a carico);
i titolari di pensione sociale o percettori di assegno sociale e familiari a carico;
i titolari di pensione minimadi età superiore a 60 anni e familiari a carico (stessi requisiti di reddito dei disoccupati).

Per le modalità di accesso al ticket è possibile consultare la normativa della Regione di residenza.

Assegno Unico Universale

Con la Legge di Bilancio 2023, l’Assegno Unico Universale per le famiglie con è stato potenziato. Le coperture finanziarie sono passate, infatti:

da 345,2 milioni a 409,2 mln di euro per il 2023,
da 457,9 milioni a 525,7 mln di euro per il 2024,
da 473 milioni a 542,5 per il 2025.

Le novità principali per il 2023 riguardano importi che variano come segue:

aumento del 50% dell’importo dovuto per i nuclei familiari con almeno 4 figli. La maggiorazione forfettaria sarà pari a 150 euro per nucleo;
incremento del 50% dell’assegno per i nuclei familiari con tre o più figli a carico di età compresa tra 1 e 3 anni;
aumento del 50% dell’assegno, da applicare a tutti gli importi spettanti, per i nuclei familiare con figli fino a 1 anno di età.

Come richiederlo

Se è il primo anno che si richiede l’Assegno Unico Universale 2023, si dovrà presentare la domanda seguendo la procedura guidata, presente sul portale dell’INPS, nella propria area personale.

I nuclei familiari che già percepiscono l’Assegno Unico Universale dovranno presentare una nuova domanda solo se dovesse variare uno dei seguenti parametri:

numero di figli a carico;
raggiungimento dell’età che esclude il figlio dall’accesso all’assegno unico (22 anni).

IMPORTANTE

L’assegno unico universale è legato alla fascia ISEE di appartenenza, pertanto, è fondamentale che le famiglie interessate a beneficiarne provvedano ad aggiornare il proprio ISEE.

Coloro che ricevono già l’assegno a febbraio 2023, il cui nucleo familiare non è variato, devono presentare l’ISEE entro il 30 giugno 2023. Ai nuclei familiari che non lo presenteranno verrà garantito solo l’importo minimo previsto per gli ISEE da 40.000 euro in su.

Per informazioni e assistenza nella compilazione dell’ISEE è possibile rivolgersi alla sede CAF CISL più vicina.

Reddito Alimentare

Una novità assoluta è il reddito alimentare, un sostegno nato per combattere lo spreco e la povertà alimentare. Consiste nell’erogazione, ai soggetti in condizioni di povertà assoluta, di pacchi alimentari realizzati con l’invenduto della distribuzione alimentare.

Questi pacchi potranno essere prenotati mediante una applicazione e ritirati presso uno dei centri di distribuzione. Le categorie fragili, come anziani e persone non autosufficienti, potranno riceverli direttamente a casa.

Per questa misura è prevista una dotazione di 1,5 milioni nel 2023 e 2 milioni nel 2024 e le modalità attuative saranno affidate a un decreto del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Carta Risparmio Spesa

La Carta Risparmio Spesa consiste in buoni spesa che i Comuni erogheranno alle famiglie con ISEE non superiore a 15.000 euro, da utilizzare solo per acquistare i beni di prima necessità, specie quelli alimentari.

Per questa misura è stato istituito un fondo da 500 milioni per il 2023. Spetta al ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste individuare i criteri e le modalità di individuazione dei titolari del beneficio, tenendo conto dell’età dei trattamenti pensionistici e di altre forme di sussidi e trasferimenti già ricevuti dallo Stato, della situazione economica del nucleo familiare e dei redditi.

La procedura di erogazione sarà, invece, di competenza dei Comuni di residenza.

Bonus Sociali Elettrico, Gas e Idrico

I Bonus Sociali Elettrico, Gas e Idrico sono una misura volta a ridurre la spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica, di gas naturale e idrica dai nuclei familiari in condizioni di disagio economico o fisico.

Per il 2023, la Legge di bilancio 2023 ha incrementato da 12.000 a 15.000 euro il valore dell’Isee familiare, per accedere alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati e alla compensazione per la fornitura di gas naturale.

Pertanto, hanno diritto Bonus Sociali coloro che hanno un ISEE inferiore a 15.000 euro o sono percettori del Reddito o della Pensione di cittadinanza.

Il valore dei bonus sociali elettrico e gas è determinato e periodicamente aggiornato dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), in base ai criteri previsti dalla normativa.

Il bonus sociale acqua garantisce la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua (pari a 50 litri/abitante/giorno) per ogni componente della famiglia anagrafica dell’utente. Il bonus garantirà, ad esempio, ad una famiglia di 4 persone di non dover pagare 73 metri cubi di acqua all’anno.

Per informazioni e assistenza nella compilazione dell’ISEE è possibile rivolgersi alla sede CAF CISL più vicina.

Bonus Pellet

Il bonus pellet è stato introdotto attraverso la legge di Bilancio 2023 con l’obiettivo di far fronte il caro energia attraverso la diffusione e la promozione di sistemi energetici ecosostenibili. Per questa agevolazione sono stati stanziati 133,4 milioni di euro.

La misura consiste in una riduzione dell’aliquota Iva dal 22% al 10% sugli acquisti di pellet.

A questa particolare agevolazione possono accedere tutti i cittadini. Per ottenere la riduzione dell’IVA non bisogna fare alcuna richiesta, né possedere specifici requisiti. Semplicemente, il cittadino che acquista il pellet riscontrerà, come effetto della riduzione dell’aliquota IVA al 10%, un prezzo scontato rispetto a quello trovato sul mercato fino a dicembre 2022.

Inoltre, coloro che desiderano comprare ed installare una stufa a pellet hanno la possibilità di beneficiare anche di alcune agevolazioni specifiche, ovvero:

bonus mobili;
bonus ristrutturazioni;
ecobonus.

Bonus Trasporti

Anche nel 2023 è attivo il Bonus trasporti, l’agevolazione è stata rinnovata fino al 31 dicembre 2023. Il bonus trasporti pubblici è un contributo erogato a tutti coloro che sottoscrivono abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico e di trasporto ferroviario nazionale.

Il buono è pari o inferiore al 100% della spesa da sostenere. Ciascun beneficiario può chiedere un solo bonus trasporti al mese nel limite dei 60 euro previsti, entro il 31 dicembre 2023 e fino a esaurimento risorse pari a 100 milioni di euro.

Il bonus trasporti 2023 spetta alle persone fisiche in possesso dei seguenti requisiti:

nell’anno 2022, hanno dichiarato un reddito personale ai fini IRPEF inferiore ai 20.000 euro (per il bonus trasporti 2022 il limite di reddito relativo al 2021 era pari a 35.000 euro);

hanno già attivi o sottoscriveranno abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale.

Il bonus è nominativo ed è utilizzabile per l’acquisto di un solo abbonamento annuale oppure mensile o relativo a più mensilità.

Per tutti i dettagli su modalità e tempistiche per la domanda, si attende il decreto attuativo.

Bonus vista

Il Bonus vista è un contributo di 50 euro per l’acquisto di occhiali da vista o di lenti a contatto correttive.

Potranno richiedere il bonus i membri di nuclei familiari con un ISEE non superiore a 10.000 € annui che, a partire dal 1° gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2023, hanno acquistato o acquisteranno occhiali da vista ovvero lenti a contatto correttive.

Non è previsto quindi l’utilizzo del bonus per l’acquisto di occhiali da sole.

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Bonus Veicoli Sicuri

Il Bonus Veicoli sicuri è il contributo erogato in favore dei proprietari di veicoli a motore che sottopongono il proprio veicolo alle operazioni di revisione.

Si tratta di un rimborso di 9,95 euro a compensazione dell’aumento, pari alla stessa cifra, delle tariffe per la revisione dei veicoli a motore e rimorchi. Il contributo è concesso ai proprietari per un solo veicolo e per una sola volta.

Per presentare la domanda i cittadini interessati devono accedere alla piattaforma bonusveicolisicuri.it del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attraverso l’identità digitale SPID. Il rimborso arriverà direttamente sul conto corrente.

Fino al 31 marzo 2023 è possibile richiedere il rimborso per le revisioni dei veicoli effettuate nel 2022.

Dalle ore 9:00 del 3 aprile 2023 sarà possibile richiedere esclusivamente il contributo per le revisioni effettuate nel corso del 2023.

Bonus Vacanze Inps

Estate INPSieme Senior è un bando di concorso annuale che offre a circa 4mila pensionati, loro coniugi e figli disabili conviventi, la possibilità di fruire di soggiorni estivi in località marine, montane, termali o culturali italiane nei mesi di luglio, agosto, settembre e ottobre.

Il bando per il 2023 sarà pubblicato nelle prossime settimane.

A chi è rivolto

Possono partecipare al concorso i pensionati:

a carico della Gestione Dipendenti Pubblici o che abbiano aderito alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali ai sensi del decreto ministeriale 7 marzo 2007, n. 45;
a carico della Gestione Fondo ex IPOST.

Come funziona

L’INPS riconosce un contributo a totale o parziale copertura del costo di un pacchetto di soggiorno in Italia, organizzato e fornito da tour operator e agenzie di viaggio, scelti dal richiedente la prestazione.

Il pacchetto dovrà comprendere le spese di alloggio presso strutture turistiche ricettive, di vitto, di viaggio, eventuali spese connesse a gite, escursioni, attività sportive, e attività ludico-ricreative, nonché le previste coperture assicurative.

Il contributo erogabile è determinato dall’ISEE del nucleo familiare del titolare del diritto, in percentuale al valore massimo stabilito dal bando di concorso che sarà pubblicato nelle prossime settimane.

Bonus Decoder a casa

Con il decreto milleproroghe è stato prolungato il Bonus Decoder a casa è stato prorogato, infatti, fino al 31 dicembre 2023 la data di consegna gratuita del decoder da parte di Poste Italiane.

Il bonus è riservato ai cittadini con età pari o superiore ai 70 anni e con una pensione di massimo 20mila euro annui, e permette di ricevere direttamente a casa un decoder idoneo alla ricezione dei canali TV secondo i nuovi standard di trasmissione (Dvbt-2/Hevc).

È possibile richiedere il decoder gratuito attraverso tre modalità:

chiamando il numero 800 776 883 e seguendo le istruzioni per la consegna a domicilio dei Decoder Tv (servizio disponibile dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 18, festivi esclusi);
recandosi in un ufficio postale negli orari di apertura;
visitando la pagina dedicata sul sito del ministero dello Sviluppo Economico.

In seguito alla consegna, i beneficiari potranno ricevere assistenza telefonica per l’installazione e per la configurazione del decoder. Il servizio è disponibile sempre tramite il numero 800 776 883.


Fonte: pensionati.cisl.it