“È stato un discorso ampio che ha attraversato diversi dossier su cui la Cisl da tempo esprime proposte e incalza il governo da una posizione responsabile e riformista”. È quanto sottolinea il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra commentando il discorso del Premier Meloni in Parlamento. “Apprezziamo in particolare il passaggio su salute e sicurezza e sulla priorità di rispondere adeguatamente alla piaga delle morti sul lavoro come abbiamo chiesto sabato scorso con la manifestazione unitaria a Piazza Santi Apostoli, il riferimento al bisogno di superare la Legge Fornero, già in Legge di Bilancio, per dare flessibilità al sistema ricercando soluzioni di garanzia per i giovani e le donne. Importante è il richiamo al bisogno di allargare con profili di universalità tutele e prestazioni sociali alle persone nel mercato del lavoro. Questioni che richiedono dialogo e confronto sociale permanente e strutturato, partecipazione e rapporto con i corpi intermedi secondo il metodo della corresponsabilità, a cui la stessa Meloni aveva fatto riferimento poche ore dopo aver accettato l’incarico. La stessa bussola deve orientare un intervento immediato, prima della Legge di stabilità, volto a rispondere all’emergenza sociale scatenata dall’impennata dei prezzi a favore di famiglie, lavoratori, pensionati, imprese oltre che una visione strategica di medio-lungo periodo basata sul rilancio dell’occupazione, degli investimenti, della politica industriale ed energetica, delle infrastrutture materiali e immateriali, con il consolidamento di politiche sociali e sostegno alla non autosufficienza e la realizzazione di riforme attese da decenni (politiche attive, ammortizzatori, fisco, scuola, sanità, ricerca, università). Per raccogliere queste sfide serve dialogo sociale, cooperazione responsabile, partecipazione verso obiettivi comuni. Questo è il momento di mettere in campo un Patto sociale che unisca governo nazionale e istituzioni locali, sindacato e imprese in un percorso capace di sostenere crescita e innovazione, investimenti e coesione a cominciare dal Pnrr, elevare tutele e redditi di lavoratori, pensionati e famiglie, qualificare e far ripartire il lavoro, rilanciare e redistribuire la produttività, condurre a nuove relazioni sociali e a un nuovo modello di sviluppo sostenibile e più partecipativo”.
Fonte: cisl.it