“La CISL, nei giorni scorsi, aveva lanciato l’allarme sulla speculazione dei prezzi a Roma in vista del Giubileo. Quell’allarme, oggi è reale. Infatti con aumenti di ben 388 euro l’anno per una famiglia media, Roma è la seconda città più cara d’Italia”. Lo sottolinea Enrico Coppotelli, Segretario Generale della Cisl Lazio in una nota che così prosegue.

“A certificarlo è uno studio dell’Unione nazionale consumatori in base agli ultimi dati Istat sull’aumento dei prezzi. Soltanto Bolzano precede la Capitale, che deve fare i conti con la quarta inflazione più elevata del Paese, con un +1,5%.

Un combinato disposto di fattori che ha un unico, devastante effetto: ridurre ai minimi termini il potere d’acquisto delle famiglie, soprattutto di quelle più povere.

Dal report emerge che l’aumento del costo della vita per una famiglia media, è di 201 euro.
Si calcola che una tazzina di caffè al bar arriverà a 1,40 euro, tenendo presente che il prezzo del caffè è aumentato di 3 euro all’ingrosso. Si tratta di un trend che arriverà a toccare tutti i prodotti.

Come Cisl di Roma avevamo messo nero su bianco le nostre preoccupazioni in un documento, avanzando proposte. Ora è assolutamente urgente accelerare e crediamo che un ruolo debba averlo la commissione comunale sui prezzi al consumo.

Ma non c’è un minuto da perdere. Occorre una task force che sovrintenda alla definizione dei prezzi dei generi alimentari e di tutto il resto. La speculazione legata al Giubileo è già in corso e si estenderà ad ogni tipo di settore. Pensiamo agli affitti, ai costi nei ristoranti e negli alberghi.

Peraltro con 50 milioni di pellegrini e più attesi ne va anche dell’immagine della Capitale all’estero. Servono canali di confronto rapidi e operativi tra il Comune e le forze sociali, perché stiamo rilevando grandissime sacche di disagio, in particolar modo sulla questione dell’innalzamento dei prezzi.

Il Giubileo è un grande momento di ritrovo e festa, ma i nostri iscritti, sia lavoratori che pensionati, ci stanno indicando che c’è un grande disagio il particolare per l’aumento dei costi.

La linea della Cisl di Roma è chiara e netta: non possono essere le famiglie, i lavoratori, i pensionati e i cittadini a pagare il conto di un evento, il Giubileo, che invece dovrebbe essere un’occasione di sviluppo e di rilancio per tutti. Per questo chiediamo un confronto urgente con il Comune”.

 

Fonte: cisl.it