“I negoziati che si sono conclusi a valle delle ultime Conferenze delle Parti sono sempre poco soddisfacenti, e la COP27 che si è appena conclusa a Sharm non ha smentito questo trend”. Lo dichiara in una nota il segretario confederale della Cisl Angelo Colombini. “È sicuramente positiva l’istituzione del meccanismo di finanziamento per compensare i Paesi più vulnerabili per “perdite e danni” dovuti ai disastri indotti dal clima e le cui responsabilità sono irrisorie rispetto ai Paesi industrializzati. Un accordo importante del quale bisognerà capire i tempi operativi e che da solo non è comunque sufficiente. È altresi positivo che sia stato ribadito l’obiettivo dell’aumento massimo di 1,5 gradi. Tutttavia per raggiungerlo è necessario che si affianchino misure di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, legandole alla questione della giustizia sociale. I piani di transizione dei singoli Paesi e la giusta transizione, devono essere fondati sul dialogo sociale affinché la questione climatica non sia slegata da quella occupazionale”.
Fonte: cisl.it