Caro prezzi, venerdì sindacati a Palazzo Chigi

Il confronto sul caro prezzi arriva a Palazzo Chigi. Venerdì prossimo i sindacati sono stati convocati dal Governo nella sala verde per un incontro presieduto dal ministro delle Imprese e del made in Italy Urso, a cui parteciperà anche il Garante per la sorveglianza dei prezzi. Sul tavolo gli interventi per calmierare l’inflazione a tutela dei redditi. Un tema su cui al Mimit già da maggio è stato avviato il confronto con le imprese arrivando poi all’accordo sul trimestre anti-inflazione, che partirà il primo ottobre per offrire a prezzi calmierati o ribassati una serie di prodotti del carrello della spesa. Mentre i consumi frenano ancora. Ora, anche in vista della prossima manovra, il negoziato si allarga. Venerdì ci sarà un doppio appuntamento: prima con Cgil, Cisl, Uil e Ugl, a seguire con le altre sigle sindacali. Resta aperta la partita sulla proroga ai sostegni alle bollette, che scadono a fine settembre, e sul bonus carburanti – che viaggiano ormai sui 2 euro al litro – per i redditi bassi. Misura quest’ultima che potrebbe però arrivare dopo la Nadef, quando si avrà il quadro definito delle cifre con l’aggiornamento del documento di economia e finanza che va presentato alle Camere entro il 27 settembre.
Il leader della Cisl Sbarra giudica “positiva” la convocazione e sottolinea: “Occorre un nuovo patto di politica dei redditi per calmierare prezzi e tariffe, arginare e sanzionare la speculazione, tutelare salari e pensioni, rinnovare i contratti pubblici e privati”. Le misure una tantum non bastano, “abbiamo bisogno di provvedimenti che riducano Iva e accise su beni di prima necessità, come è stato fatto dal governo Draghi. Risposte che devono trovare solida sponda anche nella legge di Bilancio, dove va rafforzato e reso permanente il taglio del cuneo contributivo, insieme alla defiscalizzazione delle tredicesime, anche pensionistiche, con una logica progressiva e a scaglioni”. Inoltre “dobbiamo arginare e sanzionare la speculazione scandalosa che c’è nel carrello della spesa, nel costo dei carburanti e in tanti altri beni essenziali e di largo consumo”. L’obiettivo resta un nuovo patto di politica dei redditi per calmierare prezzi e tariffe, tutelare con la leva fiscale salari e pensioni, rinnovare subito i contratti pubblici e privati scaduti.
Il sindacato chiede che si avvii una cabina di regia a palazzo Chigi. Il segretario generale della Uil Bombardieri evidenzia che nell’ultimo anno i lavoratori hanno perso quasi il 10% del loro potere d’acquisto e sostiene la necessità, “per restituire agli italiani quanto perso a causa di inflazione e speculazioni non controllate, di mettere in campo non misure spot ma interventi strutturali e scelte redistributive precise”.
D’altronde l’inflazione (in rallentamento ma pur sempre al 5,4% ad agosto) e il rialzo dei tassi pesano sempre più sui portafogli, frenando i consumi. L’erosione del potere d’acquisto e dei risparmi inizia a incidere sulla spesa delle famiglie che, se non ci saranno inversioni di tendenza, dovrebbe diminuire nel secondo semestre di 3,7 miliardi rispetto ai primi sei mesi dell’anno: è l’allarme che arriva dalle previsioni elaborate dal Centro Europa ricerche per Confesercenti. A frenare i consumi anche l’aumento dei tassi di interesse portato avanti dalla Bce, ormai al decimo rialzo consecutivo, che incide sulla capacità di spesa delle famiglie, in particolare di quelle con un mutuo a tasso variabile, sempre più in salita. A fine anno, sempre secondo le stime dell’associazione, la crescita complessiva della spesa delle famiglie dovrebbe quindi attestarsi sul +0,8%, contro il +4,6% dello scorso anno. Con un impatto sulla crescita economica: quest’anno la quota dei consumi sul Pil rischia di essere la più bassa dal 2000. Per questo Confesercenti torna a chiedere di detassare le tredicesime e dare così respiro anche ai consumi.


Fonte: conquistadellavoro.it