4 febbraio 2020 - 4 febbraio 2022, quanta strada fatta INSIEME di Piero Ragazzini

Carissime e carissimi,

oggi si sono conclusi i congressi regionali e territoriali della FNP.

Sono veramente compiaciuto per i risultati che, in quello che è il più significativo momento della vita associativa, hanno consolidato, con innovazioni e conferme, il quadro dirigente della Federazione, eleggendo nelle Segreterie profili di altissimo valore e arricchendo di contenuti e idee il nostro programma.

Notevole anche la tenuta della “macchina organizzativa”, dimostratasi efficientissima nonostante il periodo estremamente ostile: ringrazio per questo tutti gli operatori e i volontari che hanno reso possibile la realizzazione di un calendario di appuntamenti al limite della sostenibilità.

Mi sento di dire che FNP è in buona salute: c’è un clima positivo, ampia condivisione degli obiettivi generali così come non mancano, per fortuna, i vivaci confronti interni, sintomo di sincero attaccamento alla causa; ci apprestiamo insomma, con lo spirito migliore, a vivere il nostro Congresso nazionale di fine aprile a Riccione.

Sempre oggi, ricorrono due anni da quando sono arrivato a via Po 19 per iniziare il mio nuovo cammino insieme con voi.

Insieme. Parola cardine, cruciale.

Filo rosso di un percorso certamente accidentato, ma al tempo stesso sorprendente. Nessuno quel 4 febbraio del 2020 avrebbe pensato di sperimentare da lì a poco un drammatico lockdown. Che nel tempo in cui normalmente ci si incontra, si attivano e coltivano relazioni, si costruiscono politiche e progetti, ci saremmo viceversa “virtualizzati” e, ancora, che avrei esercitato la mia funzione non dal quinto piano della palazzina della FNP, bensì dal tavolo del mio soggiorno a Forlì. Eppure quanta strada abbiamo affrontato senza esserci nemmeno mossi! Quanto lavoro, quanti traguardi raggiunti, quanti cambiamenti, quante amicizie nuove, quante quelle ritrovate.

Ora ci conosciamo meglio, reciprocamente: l’esperienza vissuta ci ha fortificati, come comunità, come organizzazione e come individui. E la risorsa essenziale che ha reso possibile questa sorta di magia è sempre la stessa, sempre lei: insieme. Nelle difficoltà, nelle paure, nelle scelte difficilissime, non sentirsi mai soli. Abbiamo, penso, toccato tutti, con mano, questa sensazione rassicurante che poi è il valore principale, il privilegio mi verrebbe da dire, dell’appartenere a una grande organizzazione come la nostra dove ciascuno si mette a disposizione con quello che ha e come può e riconosce nell’altro qualcuno con cui condivide un destino, un corredo di valori e che soprattutto è pronto ad aiutare nel momento del bisogno. Essere squadra. La nostra forza, amici, sta tutta qui.

Sono dunque sereno nell’accogliere la sfida strategica e di visione insita nel nostro congresso: svelarci nel ruolo naturale e predestinato di esploratori di futuro. Noi, con il nostro carico d’anni, siamo andati e andremo in avanscoperta scandagliando il domani e torneremo indietro restituendo, con generosità, un po’ di quello che abbiamo visto e imparato: chi verrà dopo di noi potrà, se vuole, farne tesoro e bussola, senza per questo mai rinunciare – sarebbe un delitto! – alla straordinaria imprevedibilità della vita.

Grazie a tutti con tutto il cuore

Piero Ragazzini

Segretario Generale

 

Fonte: pensionati.cisl.it