Il Viminale ha fornito recentemente i dati: dal primo gennaio al 3 novembre di quest’anno in Italia sono stati registrati 263 omicidi complessivi, in questi 96 vittime erano donne, 82 sono state uccise in contesti familiari o affettivi e 51 di loro hanno perso la vita per mano del partner o dell’ex partner.   

Numeri che angosciano ognuno di noi e che continuano a scuotere le nostre coscienze e che testimoniano che dobbiamo fare molto di più, sul piano istituzionale e su quello sociale.

Dobbiamo sanare questa drammatica ferita.

Un fenomeno molto grave che insiste sulla nostra società a cui tutti debbono contribuire per debellarlo ogni giorno e non ricordandocene solo allorquando se ne ricorda ogni anno l’autentica strage.

Governo, Istituzioni, Sindacato ed Associazioni debbono impegnarsi uniti, in una battaglia che non ammette divisioni e che investe ogni ambito della società.

Occorrono interventi concreti nella sfera dell’educazione, della formazione e della sensibilizzazione.

Bisogna agire su un cambiamento culturale con impegno costante dalla famiglia, alla scuola, nel lavoro, tra gli anziani in ogni ambiente che ci circonda modificando anche il linguaggio che spesso assume toni maschilisti e discriminatori.

Cultura, lavoro, servizi specifici, sicurezza e solidarietà sono le linee strategiche da portare avanti in ogni luogo e da far prevalere nella società.

Tramite il lavoro, il welfare e la conciliazione con la famiglia si possono superare ogni tipo di disparità di genere.

Quest’anno per l’eliminazione della violenza sulle donne, la FNP insieme al Coordinamento Politiche di Genere e l’Anteas hanno organizzato per la giornata internazionale, un momento di raccoglimento con la lettura di alcune poesie a cura dell’Associazione Onda poetica.

 

Ufficio Stampa Fnp Cisl Roma Capitale e Rieti