
La CISL ha promosso oggi il sit-in per la pace in Medio Oriente nei pressi dell’ambasciata Israeliana, ribadendo con forza la richiesta di un immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e la liberazione di tutti gli ostaggi. Una mobilitazione necessaria per richiamare l’attenzione su una tragedia umanitaria che non può più essere ignorata. “Occorre fermare subito la violenza e aprire uno spiraglio politico per la pace – ha dichiarato Daniela Fumarola, segretaria generale della CISL. “Condanniamo con fermezza la politica di Netanyahu, che sta isolando Israele nel mondo, così come continuiamo a condannare il terrorismo omicida di Hamas. È urgente che la comunità internazionale, l’Europa e le Nazioni Unite intervengano per garantire l’accesso agli aiuti umanitari e fermare il disastro in corso.” “La pace – ha aggiunto Fumarola – si costruisce con il riconoscimento reciproco e il rispetto del diritto internazionale. Va riaperto con coraggio uno spazio politico con interlocutori democratici a partire dall’Autorità Nazionale Palestinese per arrivare, finalmente, alla soluzione dei due popoli e due Stati indipendenti e democratici. Non possiamo restare indifferenti: la pace è una responsabilità di tutti”.
L’iniziativa si è svolta dalle ore 10.00 alle 12.00, in Piazzale Don Giovanni Minzoni, nei pressi dell’ambasciata israeliana, per invocare la fine delle ostilità, la ripresa di negoziati democratici, la liberazione di tutti gli ostaggi e la costruzione una pace giusta e duratura, che punti al traguardo di “due popoli, due Stati”.
Al sit-in hanno partecipato delegazioni delle federazioni Cisl per dare voce a chi crede nella libera convivenza, nella giustizia e nel dialogo, nel segno dei diritti umani e civili”.
Fonte: cisl.it