Crisi - Sbarra al congresso della Cisl Emilia Romagna: “Evidenti le ricadute legate alla guerra in Ucraina. Serve un impiego forte di ammortizzatori sociali”

“Le ricadute legate all’invasione russa dell’Ucraina sono evidenti. Cominciamo a soffrire sull’export e anche sull’import, per quanto riguarda alcune materie prime. Per non parlare dei costi dell’energia. Ecco perché la comunità internazionale e quella europea devono fare molto di più per sollecitare un cessate il fuoco e il ritiro delle truppe di Mosca dai territori occupati, tornando al tavolo e alla via diplomatica”. Così Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, a margine del XIII ° Congresso della Cisl Emilia Romagna in corso a Bologna. “Stiamo chiedendo al Governo e al Parlamento di valutare la necessità di uno scostamento di bilancio, per liberare risorse finalizzate a sostenere le famiglie contro il caro bollette di energia e gas. Bisogna tagliare pesantemente le accise e l’Iva sul carburante e bisogna sostenere imprese e comparti in difficoltà, anche con un impiego forte degli ammortizzatori sociali. Pensiamo ad una riedizione della cassa integrazione gratuita“.
Per il leader della Cisl occorre inoltre mettere mano alle questioni legate all’economia. L’Ue deve accompagnare questa difficile fase con un grande piano di recovery sull’energia, per aiutare i vari Stati a superare l’emergenza. Bisogna andare avanti con la sospensione e la riforma del patto di stabilità, così come, nel capitolo risorse, occorre proseguire nello sviluppo di tecnologie per un grande piano che faccia di energia e transizione una priorità in questa fase“.
Sbarra ha poi spiegato come l’Emilia-Romagna rappresenti “l’embrione di ciò che serve al paese” perché “si pone da tempo la necessità di costruire le dinamiche di governo delle emergenze con l’occhio rivolto a medio lungo periodo: non si tratta di scelte unilaterali- ha osservato- ma prese insieme con il sindacato, le associazioni datoriali e il mondo accademico. È un lavoro importante che andrebbe replicato sulla dimensione nazionale”.

E nel corso del dibattito “Dialogo al lavoro”: cui ha partecipato anche Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, si è infine soffermato sul tema dei rapporti tra le tre confederazioni: “sentiamo spesso parlare di recupero dei rapporti unitari tra i sindacati. Fosse dipeso dalla Cisl lo avremmo fatto vent’anni fa, – ha detto – ma la sinistra sociale e politica ha alzato dei muri. Siamo per recuperare una dimensione unitaria, ma questo mal si concilia con i ‘no’ al patto sociale e alla concertazione. Servono una riflessione sulla cultura sindacale e un sindacato della responsabilità e dell’autonomia, – ha tenuto a precisare – non un sindacato ideologico, divisivo e di contrapposizione”.

 

Fonte: cisl.it