Coordinamento Donne Fnp Cisl Roma Capitale e Rieti - Incontro Liceo Scientifico Isacco Newton

Roma, 6 aprile – Si è svolto nella giornata di ieri l’incontro “Conoscersiericonoscere – la libertà di essere se stessi” presso il liceo scientifico Isaac Newton di viale Manzoni n. 47 su proposta della Fnp Cisl di Roma Capitale e Rieti per sollecitare un confronto con gli studenti delle quinte classi sul tema della violenza contro le donne. Erano presenti per la Fnp Cisl, il Segretario Generale Pompeo Mannone, la Segretaria territoriale con delega Loredana Mattei e la Coordinatrice femminile Donatina Persichetti e, per l’istituto I. Newton, la dirigente scolastica Professoressa Cristina Costarelli con le/gli insegnanti.

Sono intervenuti con un autorevole contributo al dibattito la Senatrice Valeria Valente, Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio nonché su ogni forma di violenza di genere e la Dr.ssa Alessandra Battisti, ricercatrice dell’Istat.

La Dirigente scolastica ha evidenziato come il tema della violenza vada di pari passo con le battaglie per le pari opportunità. Invita a non tacere difronte agli episodi di violenza chiedendo aiuto anche in ambito scolastico. Pone, inoltre, particolare attenzione al tema del linguaggio affinché non diventi un mezzo di espressione di pregiudizi, discriminazioni e stereotipi.

Pompeo Mannone, pur se oggi il tema del confronto è la violenza contro le donne, non si possono dimenticare le violenze perpetuate nei giorni scorsi nella città di Becha, in Ucraina, da parte degli invasori russi; ha sottolineato l’importanza degli scambi tra generazioni per migliorare le condizioni della società in quanto il futuro si costruisce insieme. Sollecita a non tacere affinché si crei una cultura senza discriminazioni. Ha ribadito con forza l’esigenza che il problema della violenza venga posto dagli stessi uomini perché, spesso riguarda, nello specifico, il loro comportamento nei confronti delle donne. La violenza sulle donne determina effetti, fisici, psicologici, esistenziali e anche riproduttivi.

Donatina Persichetti ha introdotto il tema del femminicidio quale delitto verso la donna in quanto tale e ha invitato ad affrontare il confronto in piena libertà interrogandosi sul proprio sentire e in relazione al rapporto con l’altro. La proiezione della pièce teatrale di Cristina Comencini ha stimolato la riflessione sulle dinamiche interpersonali che possono scatenare gli atti di violenza.

La Dr.ssa Battisti ha rappresentato con i dati della ricerca Istat l’entità del fenomeno, che ha evidenziato quanto gli stereotipi incidano nei comportamenti delle persone, impedendo il superamento di modelli che colpevolizzano la donna e impediscono la crescita culturale; ha sottolineato inoltre la gravità dei casi di violenza principalmente tra le mura domestiche.

La Senatrice ha condannato con fermezza la cultura della sopraffazione e di dominazione da parte dell’uomo e quindi della cultura della “proprietà”; ha sottolineato come spesso anche i giudici non siano scevri dagli stereotipi dominanti. Ha ribadito inoltre l’importanza di affermare il valore della “differenza” tra uomo e donna ma uguali nei diritti. Ha sollecitato gli studenti ad essere promotori del cambiamento culturale e a esprimere i propri pensieri.

Loredana Mattei ha evidenziato come i casi di violenza siano senza spazio in quanto si riversa anche nei confronti degli anziani in generale e, più in particolare, delle donne anziane oltre i 65 anni e fino ai 90. Segnala che tali vittime, spesso disabili, subiscono ogni tipo di violenza, sessuale, fisica e psicologica e che tutto accade in totale solitudine, non solo tra le mura domestiche ma anche nei centri deputati all’assistenza; aggiunge che sono considerate morti di serie B, trascurate dalla cronaca e velocemente archiviate. Ha evidenziato quanto sia stato fino ad oggi fatto a livello legislativo per la protezione delle donne, soprattutto con la convenzione di Istanbul che ha, tra l’altro, potenziato il numero delle case rifugio, i centri antiviolenza, la linea telefonica gratuita 1522 h24 per le richieste di aiuto; ha fatto rilevare come anche parte della magistratura indaghi superficialmente sui femminicidi di donne anziane, giudicandoli “altruistici o pietosi” quasi a decolpevolizzare l’autore del crimine.

Sono intervenuti ragazze e ragazzi del liceo, ricordando le affermazioni dei diritti fondamentali dell’uomo. Hanno riportato le testimonianze di stupri di gruppo, di violenza inaspettata da parte delle persone amate, delle conseguenze della violenza indiretta subite anche dai rispettivi contesti familiari e dell’importanza della riabilitazione del reo. Inoltre, hanno interpellato l’esigenza di rivedere la narrazione dei Media sui fatti di cronaca, che troppo spesso riportano in modo distorto, l’immagine della vittima anziché rimarcare l’atto criminoso commesso. Si sono posti, inoltre, la domanda se può esistere un limite di tolleranza ai gesti di violenza.