”Quelle varate dal Governo sono misure condivisibili. Il decreto risponde al bisogno di liberare risorse a sostegno delle famiglie, dei lavoratori, dei pensionati e delle imprese contro il caro-bollette”. Lo ha detto in un’intervista al Corriere della Sera, Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl.

”È importante anche l’aiuto ai settori energivori e al segmento dell’automotive, impegnato nella stagione delicata e strategica della riconversione all’elettrico. Tutte questioni che la Cisl ha sollevato in queste settimane. Tuttavia, per quanto necessario, il provvedimento sarà probabilmente insufficiente, viste le dinamiche internazionali dietro la fiammata inflazionistica, l’aumento del costo dell’energia, la mancanza di materie prime e la crisi dei prezzi. Occorre un intervento forte – aggiunge Sbarra- per ridurre il prelievo fiscale sui lavoratori dipendenti e i pensionati, bisogna inoltre rivedere il meccanismo dell’indice dei prezzi al consumo e sterilizzare la tassazione sui frutti della contrattazione nazionale e decentrata. Sono passi fondamentali se vogliamo un aumento delle retribuzioni e una redistribuzione della produttività su salari e stipendi. Anche nell’ottica di fare ripartire i consumi. Oltre a questo, occorre rilanciare la politica industriale ed energetica attraverso una forte accelerazione degli investimenti pubblici e privati – sottolinea il leader Cisl -. Abbiamo bisogno di interventi finanziari strutturali anche con un eventuale scostamento di bilancio. Salvaguardare l’occupazione ed il reddito delle persone, aiutare la crescita salariale, sostenere famiglie e imprese in difficoltà, assicurare maggiori protezioni sociali, per noi significa fare debito buono. Ci sono tutte le condizioni per condividere e concertare un nuovo patto sociale per la crescita e lo sviluppo, il lavoro e l’innovazione, l’inclusione e la coesione sociale”, conclude Sbarra.

 

Fonte: cisl.it