Benzina - Romani: “Calmierare i prezzi e applicare una super-tassazione ai profitti”

“È certamente importante che oggi il Ministro della Transizione Ecologica Cingolani abbia confermato quanto la CISL ha affermato in più occasioni nelle ultime settimane: l’escalation dei prezzi di gas, carburanti per autotrazione ed energia elettrica non può essere ricondotta alla crescita del corso delle materie prime in borsa, ma a speculazioni che stanno avvenendo nella formazione dei listini nazionali”.’ Lo afferma il segretario confederale della Cisl Giulio Romani.

“Le forniture relative al gas ed al petrolio attualmente utilizzati per la distribuzione, anche sotto forma di energia elettrica e carburanti, sono acquisite dai distributori con contratti a prezzi fissati da molto tempo, ben diversi da quelli attuali. In particolare per l’energia elettrica si dovrebbe poi considerare che essa è prodotta, in percentuali pari quasi al 50 per cento, con fonti esenti dai rincari (come le rinnovabili), ma ciò nonostante gli aumenti continuano a riguardare l’intera bolletta, così come, paradossalmente, riguardano perfino i conguagli per consumi già effettuati mesi, finanche anni, addietro.

È necessario dunque un intervento urgente per calmierare i prezzi che rischiano di inginocchiare famiglie ed imprese, dissanguando l’economia nazionale a beneficio di pochi speculatori. Occorre applicare una super-tassazione ai profitti così ottenuti dalle imprese che stanno applicando questi dissennati aumenti ed utilizzare le entrate per alimentare il fondo sostegni al caro bollette.

Anche lo Stato deve fare la sua parte mettendo a disposizione delle famiglie e delle imprese in maggiore difficoltà le maggiori entrate fiscali di cui sta beneficiando, gli oneri di sistema ed i proventi delle aste ETS, anch’essi in costante crescita. Il rischio che questi comportamenti pregiudichino del tutto gli sforzi fatti per la ripresa, azzerando le previsioni di crescita per il 2022, tanto più con la guerra in corso, è incipiente, e deve essere scongiurato mettendo in campo il massimo e solerte sforzo a livello nazionale ed in Europa.

Occorre che una nuova politica energetica comunitaria, che superi la dipendenza da Paesi non affidabili sul piano politico e non rispettosi delle convenzioni internazionali sui diritti umani, sia avviata anche attraverso uno sforzo straordinario che, così come fatto per il Covid, individui spazi di cooperazione sul debito utile ad impedire il default delle economie nazionali”.

 

Fonte: cisl.it