Le spese sostenute nel 2022 scaricabili con la dichiarazione 2023 utili per i pensionati

Come ogni anno, con la dichiarazione dei redditi, lavoratori e pensionati possono scaricare molte spese: si va da quelle mediche a quelle per l’assicurazione, dai farmaci ai fondi pensione, fino alle spese veterinarie sostenute per la cura degli animali da compagnia.

Con il modello 730 è possibile ottenere il rimborso delle tasse direttamente nella busta paga o nella rata di pensione. Dal 2020, però, queste spese, affinché possano essere scaricate, devono essere documentate da fattura, scontrino o ricevuta fiscale.

Quali sono, quindi, le spese detraibili con il 730, cioè cosa si può scaricare dalle tasse?

Con questa breve guida ci proponiamo di illustrarvi quelle di interesse per i pensionati ricordando che, per ogni approfondimento o per assistenza, è possibile rivolgersi agli operatori del Caf Cisl.

CASA

Affitto

Detrazione di € 300 se il reddito complessivo non supera € 15.494 e di € 150 se il reddito complessivo è compreso tra € 15.494 e € 30.987.

Con contratto a canone concordato: detrazione di € 496 se il reddito complessivo non supera € 15.494 e di € 248 se il reddito complessivo è compreso tra € 15.494 e € 30.987.

Mutuo

È possibile detrarre il 19% sugli interessi passivi pagati fino a un massimo di € 4.000 per l’acquisto e fino a € 2.582 per costruzione o ristrutturazione della tua abitazione principale.
Inoltre, si può detrarre il 19% su una spesa massima di € 1.000 se ci si è serviti di un’agenzia immobiliare per l’acquisto dell’abitazione principale.

Ristrutturazione – risparmio energetico – bonus mobili (rimborsato in 10 rate annuali)

Bonus Facciate: per le spese relative agli interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, spetta una detrazione dall’imposta lorda pari al 90% dell’intera spesa sostenuta.
Recupero edilizio: si può detrarre il 50% delle spese sostenute per la ristrutturazione su una spesa massima di € 96.000. La detrazione può arrivare all’80% se la ristrutturazione riduce il rischio sismico.
Risparmio energetico: è possibile detrarre il 65% delle spese sostenute per interventi di efficientamento energetico. La spesa massima varia in base al tipo di intervento.
Bonus mobili: si può portare in detrazione il 50% delle spese sostenute per acquisto di mobili e grandi elettrodomestici (classe A+ o A per i forni con etichetta energetica) fino a un massimo di € 16.000 destinati a immobile oggetto di ristrutturazione tra il 1 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022.
Bonus verde: si può detrarre il 36% su una spesa massima di € 5.000 per interventi di “sistemazione a verde” di giardini o aree scoperte, recinzioni, impianti di irrigazione, pozzi e include la progettazione e manutenzione connesse alla realizzazione delle opere (rimborsato in 5 rate annuali).

Superbonus (rimborsato in 4 rate annuali)

A fronte del sostenimento delle spese relative a taluni specifici interventi finalizzati alla riqualificazione energetica e alla adozione di misure antisismiche degli edifici (cd. interventi “trainanti”) nonché ad ulteriori interventi, realizzati congiuntamente ai primi (cd. interventi “trainati”), spetta una detrazione pari al 110% della spesa sostenuta. In entrambi i casi, gli interventi devono essere realizzati sotto la supervisione di un tecnico che si occupa di redigere e trasmettere le dovute asseverazioni ed è richiesta l’apposizione del visto di conformità da parte di un intermediario abilitato, tra i quali anche il Caf CISL.

Sostituzione gruppo elettrogeno di emergenza: è prevista una detrazione del 50% per le spese sostenute per la sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza esistente con generatori di emergenza a gas di ultima generazione.

Bonus acqua potabile: per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica, è previsto un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare, finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti. Si possono risparmiare fino a 1.000 euro per ogni unità immobiliare.

FAMIGLIA

Abbonamento al trasporto pubblico: si può detrarre il 19% su una spesa massima di € 250 per gli abbonamenti ai mezzi pubblici locali, regionali e interregionali.

Spese assicurative: è prevista una detrazione del 19% per i premi pagati per l’assicurazione vita, infortunio, rischio non autosufficienza su un limite massino di € 530 o € 1291,14 in base al tipo di polizza.

Contributi previdenziali-assistenziali: deduzione (dal 23% al 43%, in base al reddito) per i contributi versati da lavoratori autonomi, agricoli, ricongiunzione, fondo casalinghe e riscatto anni di laurea. Se il riscatto della laurea è per un familiare a carico spetta una detrazione del 19%.
I contributi per la previdenza complementare, non dedotti in busta paga, sono deducibili fino a un massimo di € 5.164,57.

La detrazione è del 50% in 5 anni per i contributi versati per il riscatto dei periodi non coperti da contribuzione (c.d. pace contributiva).

Contributi collaboratori domestici: i contributi versati per colf, badanti, ecc… sono deducibili (dal 23% al 43%, in base al reddito) fino a un massimo di € 1549,37.

Assegni mantenimento ex coniuge: deduzione (dal 23% al 43% in base al reddito) dell’intero importo corrisposto all’ex coniuge.

Spese funebri: detrazione del 19% su un importo massimo di spesa di € 1.550 riferito a ciascun decesso.

SALUTE

Spese sanitarie

Si possono detrarre il 19% per le spese superiori a € 129,11 per farmaci, ticket, degenze ospedaliere, prestazioni specialistiche/chirurgiche, analisi, cure termali, dispositivi medici (inclusi occhiali e lenti da vista) con marchio CE.

NOVITÀ: Quest’anno con il prelievo della dichiarazione precompilata il CAF CISL ti aiuta a recuperare il massimo della detrazione per le spese sanitarie sostenute nel 2022. Per saperne di più, rivolgiti alla sede più vicina!

Spese veterinarie

È possibile detrarre il 19% sulle spese comprese tra € 129,11 e € 500 sostenute per la cura di animali da compagnia. Detrazione di € 1.000 per il mantenimento dei cani guida.

DISABILITÀ

Deduzione (dal 23% al 43%, in base al reddito) per le spese mediche generiche e di assistenza specifica sostenute nell’interesse proprio o di familiari, anche se non fiscalmente a carico.
Si può detrarre il 19% sulle spese per facilitare integrazione e autosufficienza:

acquisto mezzi necessari all’accompagnamento e deambulazione,
acquisto veicoli,
sussidi tecnici informatici,
eliminazione barriere architettoniche,
accompagnamento in ambulanza,
servizi di interpretariato in caso di sordità,
acquisto e mantenimento cane guida per non vedenti.

Inoltre, si può detrarre il 19% sulle spese per addetti all’assistenza personale (es. badanti) in caso di non autosufficienza, su un tetto massimo di spesa di € 2.100 per i contribuenti con reddito inferiore a € 40.000. La detrazione spetta anche se la spesa è sostenuta nell’interesse di familiari non fiscalmente a carico.

Infine, si può detrarre il 19% su una spesa massima di € 750 per assicurazioni sulla vita a tutela di persone con grave disabilità (beneficiari).

EROGAZIONI LIBERALI

Le erogazioni a favore di Onlus, associazioni di volontariato, enti del terzo settore, partiti politici, possono essere detratte dal 26% al 35% per una spesa massima di € 30.000.

Per i versamenti alle Onlus, si può beneficiare della deduzione su un importo massimo pari al 10% del reddito.

È previsto un credito d’imposta del 65% per le erogazioni a favore di interventi su edifici e terreni pubblici, manutenzione, restauro o realizzazione di impianti sportivi pubblici (Sport Bonus), beni culturali pubblici (Art Bonus).

Tracciabilità dei pagamenti

ATTENZIONE!

Dall’anno d’imposta 2020 la detrazione degli oneri, spetta a condizione che la spesa sia sostenuta con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento tracciabili. La disposizione non si applica alle detrazioni relative alle spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, nonché alle detrazioni per prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale.

Il contribuente dimostra l’utilizzo del pagamento «tracciabile» mediante prova cartacea della transazione con ricevuta bancomat, estratto conto, copia bollettino postale o del MAV e dei pagamenti con PagoPA. In mancanza di tale documentazione si può ricorrere all’annotazione in fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale, da parte del percettore delle somme che cede il bene o effettua la prestazione.

Dal 2020 per chi possiede un reddito compreso tra i 120.000 e i 240.000 € le detrazioni fiscali degli oneri sono ridotte progressivamente fino ad azzerarsi al superamento dei 240.000 €. Fanno eccezione le spese sanitarie e i mutui che restano spettanti in misura piena.

Sul sito del Caf Cisl è possibile trovare ulteriori dettagli.

(Fonte: www.cafcisl.it)

 

Fonte: pensionati.cisl.it