La Commissione europea ha pubblicato il Report dell’ assistenza ai non autosufficienti (Long-Term Care) nel vecchio Continente.
Il “2021 Long-term care report” (Rapporto sull’assistenza a lungo termine 2021) preparato congiuntamente dalla Commissione europea e dal Comitato per la Protezione Sociale.
Esso opera un’analisi della situazione dei sistemi di assistenza a lungo termine nell’Ue e delle recenti riforme, evidenziando, altresì, le misure d’urgenza adottate durante la pandemia.
Secondo i dati ufficiali, siamo tra le popolazioni più longeve del pianeta, ma questo non significa che abbiamo cura, fino alla fine, delle persone che vivono così a lungo. In Italia, infatti, contando spesso su un sistema di accudimento legato ai rapporti familiari, si investe poco e poco si programma sul Long Term Care (assistenza a lungo termine).
Quello della long-term care è, secondo il rapporto, un settore politico complesso, caratterizzato da una molteplicità di fattori, e la cui crescente importanza per la nostra società non può essere ulteriormente trascurata.
Proprio il Pilastro Europeo dei Diritti Sociali, al Principio 18 (“Assistenza a lungo termine”) recita:
“Ogni persona ha diritto a servizi di assistenza a lungo termine di qualità e a prezzi accessibili, in particolare ai servizi di assistenza a domicilio e ai servizi locali”.
La pandemia da Covid-19 ha messo a nudo tutta una serie di debolezze strutturali e di lacune presenti nei sistemi di assistenza a lungo termine in Europa e soprattutto le sfide che gli Stati devono affrontare, prontamente, per garantire una long-term care che sia accessibile, adeguata e di buona qualità.
Il Rapporto evidenzia una serie di punti chiave sulla long-term care in Europa:
– in Europa l’invecchiamento della popolazione determinerà un forte aumento della domanda di assistenza a lungo termine. Si stima che nell’UE-27 il numero di persone potenzialmente bisognose di assistenza aumenterà da 30,8 milioni nel 2019 a 33,7 milioni nel 2030 e a 38,1 milioni nel 2050;
– l’assistenza a lungo termine in Europa ha una forte dimensione di genere: quasi il 90% dei lavoratori del settore sono donne così come la maggior parte degli assistenti informali; inoltre, il 33% delle donne di età pari o superiore a 65 anni necessita di cure a lungo termine, rispetto a solo il 19% degli uomini della stessa fascia d’età;
– in alcuni Stati membri il sostegno pubblico per la long-term care è disponibile solo per poco più di un decimo di tutte le persone bisognose di età pari o superiore a 65 anni, mentre in altri Stati quasi tutte le persone di questo gruppo di età ricevono assistenza domiciliare, assistenza residenziale o prestazioni in denaro.
Fonte: pensionati.cisl.it
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